venerdì 26 settembre 2014

#73: Paperweight eye~ cap.8

Dalle shot cervellotiche ed esistenzialistiche passiamo ad una delle serie più deliranti seguite da questo blog, dove le bambole dotate di vita propria come possono cercano di farti fuori, dove come trovi un uomo bello e pure brillante scopri che è più fuori di te, dove una volta trovata casa, fai di tutto per uscirne fuori. Insomma una lettura di quelle rilassanti che sprigiona cuoricini da ogni dove, al termine della quale vi sentirete tanto confortati e rasserenati da prendere ogni bambola che avete in camera vostra o sparsa per casa, farne un bel sacco e buttare tutto nella spazzatura.
Premetto che per non rovinarmi il gusto di tradurre non mi sono anticipata nella lettura, per cui massimo sto un capitolo avanti a voi lettori e non ho la più pallida idea di come andrà a finire questa serie, ma onestamente tremo al solo pensiero.


Intanto le cose in casa "Kahrel" non mi sembrano granché cambiate, insomma l'infermiera con la fissa delle lame affilate da sempre il meglio di se, mentre Marie e Majenka passano le loro deliziose giornate, ora accompagnate pure da Kocka, ad escogitare piani di fuga piuttosto fallimentari. Nel contempo non si è ancora capito perché Marie debba morire, perché Kahrel voglia creare questi pseudo omunculi dotati di vita propria, ma soprattutto dove cavolo stia questo maniero e perché Ise sensei non riesca a vederlo. Le domande sono tante, il tasso di follia è bello alto, e purtroppo ad ogni risposta che riusciamo a darci spunta subito un nuovo quesito. Quel che è certo, è che nel passato di Marie si nascondo orrori atroci, che poco alla volta stanno tornando alla luce...

Buona lettura, e come sempre rinnovo l'invito a passare dalla Crudele rubrica di Elisa, primo per ringraziare e secondo per eventualmente effettuare il download del capitolo.
Alla prossima!


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