Glossario

Un genere per ogni gusto e tanti termini a volte un pò sconosciuti a volte un pò abusati per parlare della stessa identica cosa, per cui ecco qui una piccola e probabilmente incompleta ma pratica guida per orientarsi nell'immenso mondo dei manga & Co.

Per quanto riguarda il GENERE essenzialmente abbiamo a disposizione nella nostra bussola per indirizzarci nella scelta gli stessi identici generi letterari che ci sono in ambito letterario ( fantasy, mystery, commedia, etc.)poi associati a questi troviamo un'ulteriore indicazione per quanto riguarda il pubblico di lettori a cui l'opera è indicativamente rivolta e quindi:
-Kodomo: è essenzialmente dedicato ai bambini.

Alcuni esempi di Kodomo sono:
  • Doraemon
  • Hamtaro
I manga per bambini si caratterizzano, rispetto a quelli per adulti, per la presenza dei furigana, una traslitterazione in hiragana degli ideogrammi più complessi.

-Shōjo: destinato al pubblico femminile che va dai dieci anni sino alla maggiore età. La tematica centrale di questo genere di solito è quella sentimentale, spesso svolta in maniera un pochino romanzata idealizzando e forse stereotipando le relazioni intercorrenti fra i vari personaggi. Molto frequentemente i protagonisti sono delle liceali o a volte delle ragazzine delle scuole medie, di rado ragazze appena entrate all'università o nel mondo del lavoro e la vicenda viene narrata tutta secondo l'ottica femminile, con toni molto sentimentali e seguendo una sorta di ipotetico percorso di crescita al termine di quale il protagonista si presume acquisisca maggior consapevolezza oltre naturalmente a coronare il suo vero amore.

-Mahō shōjo: particolare tipo di shōjo manga detto anche majokko; questo sottogenere nasce dalla fusione fra commedia e fantasy e unisce, a grandi linee, i classici temi romantici e sentimentali dello shōjo con elementi prettamente di stampo magico o fantastico.

-Shōnen: indirzzato al pubblico maschile dall'età scolare alla maggiore età. Gli shōnen si focalizzano spesso sull'azione, e la trama si snoda tipicamente in una serie di prove in cui i protagonisti vengono continuamente messi a dura prova. Ogni serie è quindi formata da un obiettivo principale che viene conseguito solo alla conclusione della storia. Ci sono anche opere però in cui tutta la vicenda raccontata ruota intorno ad una storia d'amore, quindi a sfondo sentimentale, con la differenza rispetto allo Shōjo che spesso il tutto è visto da un'ottica prettamente maschile, spesso meno romanzata e sentimentale, dalle tinte più comiche con la presenza di personaggi femminili dai tratti volutamente sexy ed esagerati.

-Seinen: il pubblico a cui è rivolto va dalla maggiore età in sù; sono i cosiddetti manga "maturi"chetrattano tematiche complesse, particolarmente sviluppate sul piano psicologico, con uno stile grafico spesso ricercato. Questo è forse il maggior punto di forza di questo genere, che in questo modo riesce a spaziare veramente tra una vastissima quantità di tematiche comprendendo anche quella sentimentale ma trattandola appunto in maniera più appronfondita. 

-Ecchi:o etchi è spesso usato nello slang per indicare fantasie erotiche e allusioni sessuali (hot-eccitante e sexy). Le opere considerate come ecchi non presentano mai in alcun modo un vero e proprio rapporto sessuale e non mostrano i genitali sapientemanete censurati dalla classica patacca sfocata quindi tocca invece alla fantasia del lettore completare e riempire tali "buchi". 

-Hentai: viene usato per riferirsi a opere a sfondo pornografico contenenti riferimenti sessuali o espliciti senza alcuna censura.

Per quanto riguarda invece il tipo di relazione amorosa proposta al lettore possiamo distinguere ulteriori generi e sottogeneri:

-Shōjo: rapporto sentimentale di natura eterosessuale in genere visto secondo l'ottica di una ragazza adolescente, spesso idealizzato e molto romanzato che non si spinge se non di rado ad esplorare aspetti più profondi e psicologicamente complessi del rapporto mentre per quanto riguarda il piano fisico a volte lascia tutto su un piano molto allusivo mentre altre ( specie nel sottogenere smut) presenta esplicitamente l'atto sessuale ma senza dilungarsi troppo o soprattutto senza abbondare nei particolari.
-Shōjo-ai: Si riferisce ad opere che abbiano come tema principale o secondario relazioni, affettive o sessuali, tra ragazze. A differenza dello Yuri questo genere si limita spesso a semplici allusioni o a restare più sul piano sentimentale anche qualora venissero presentate al lettore scene maggiormente esplicite.

-Shōnen: in genere il sentimento amoroso in queste opere ha un'inquadramento molto differente rispetto a quello dello Shōjo,in quanto di frequente troviamo un ragazzo adolescente o poco più che adolescente per protagonista ed il rapporto con l'altro sesso (sempre eterosessesuale) è tutto vissuto secondo un'ottica prettamente maschile con a volte dei connotati lievemente ecchi.
-Shōnen'ai: è un genere che include una relazione affettiva omosessuale tra adolescenti o giovani ragazzi, spesso affini ai canoni bishōnen. Mentre questo genere le relazioni omosessuali da un punto di vista più romantico, quello yaoi si focalizza invece più sull'atto sessuale esplicito, non velato o solo parzialmente "coperto" dal rapporto affettivo. Solitamente è pensato per un pubblico femminile. 

-Shotacon:  abbreviazione di shōtarō complex, è un termine giapponese che indica e descrive l'attrazione, quasi sempre anche in senso sessuale oltre che affettivo, nei confronti di ragazzini. Spesso è ulteriormente abbreviato in shota . Il corrispondente femminile è lolicon. Quindi con esso si fa riferimento tutto quel genere di manga in cui personaggi maschili molto giovani vengono raffigurati in maniera erotica o sessualmente suggestiva mentre altre volte si tratta di personaggi più grandi ma a cui volutamente vengono attribuiti tratti infantili e per cui spesso uno dei protagonisti maschili prova forte attrazione fisica.

-Lolicon: è l'abbreviazione di Lolita complex e viene comunemente usato in riferimento a un genere di manga dove sono presenti personaggi femminili dall'aspetto molto infantile e spesso rappresentati in maniera erotica. Il termine equivalente per l'attrazione verso giovani maschi è shotacon.

-Yaoi noto anche come Boy's Love, è il termine per indicare quel particolare genere di manga scritto e disegnato per un pubblico femminile e focalizzato su relazioni fisico-romantiche omosessuali ; il suo corrispondente femminile è yuri. In Giappone però il termine è stato in gran parte sostituito sempre più con quello di Boy's Love, comunemente abbreviato BL. I manga rivolti apertamente ad un pubblico gay (e scritto da autori gay) è invece considerato un genere a parte, oltre quindi la specificità dello Yaoi, e viene chiamato Bara (-le rose). Lo Yaoi va distinto anche dallo shōnen'ai in quanto si viene a focalizzare sull'aspetto più "reale" dell'atto sessuale, mentre lo shōnen'ai si basa più su una relazione amorosa  sentimentale e viene quindi poco enfatizzata la parte fisica. Lo Yaoi poi tratta gli stessi argomenti del genere shotacon, ma quel che varia è la fascia d'età dei protagonisti.  Il termine è un acronimo: YAmanashi, Ochinashi, Iminashi che in giapponese significa "niente climax, niente risvolti/epilogo, nessun significato". Questa frase è stata prima usata come eufemismo per indicarne il contenuto.
Lo yaoi è solitamente più esplicito dello shōnen'ai ed è, a tutti gli effetti, un genere consigliato ad un pubblico maturo, per quanto al suo interno possiamo trovare una vasta casistica di sotto-generi. Un altro sinonimo utilizzato per yaoi è 801 in quanto proprio tale numero può essere pronunciato come yaoi: la lettura contratta di 8 dà YA, lo 0 vale O e l'1 I. 

-Yuri: anche conosciuto con il termine di  Girls Love,  indica comunemente relazioni omosessuali tra donne o ragazze. Il genere yuri enfatizza sia la parte sessuale che quella romantica-emotiva delle relazioni tra donne, ed infatti quest'ultimo aspetto viene scisso e chiamato shōjo-ai.

E poi ci sono loro: le dōjinshi che sono riviste giapponesi pubblicate in proprio. Il loro contenuto è generalmente collegato al mondo di anime e manga, ma esistono anche molte dōjinshi su videogiochi o telefilm. Le dōjinshi sono realizzate quasi unicamente da amatori, ma anche alcuni artisti professionisti vi partecipano, come mezzo per pubblicare materiale al di fuori dei normali canali dell'industria editoriale.
La maggioranza delle dōjinshi ripropone personaggi di titoli noti vecchi e nuovi, specie nell'animazione, reinterpretati in chiave umoristica, drammatica o alla ricerca di risvolti inediti nei rapporti dei personaggi. Queste pubblicazioni avvengono sempre in bassa tiratura, per evitare eventuali dispute legali dovute al copyright.Esistono comunque diverse dōjinshi, anche se meno note presso il pubblico estero, che presentano unicamente personaggi e fumetti originali.


E adesso passiamo ad altri termini che più che il genere stanno ad indicare la nazionalità dell'opera:

  • manga: con questo termine si comprendono tutte le opere "a fumetti" di nazionalità giapponese;
  • manhwa: è il corrispettivo del termine manga per le storie di produzione coreana;
  • manhua: idem per quanto detto sopra, solo che qui la nazionalità è cinese.

Per quanto riguarda il FORMATO:

-Tankōbon è un termine giapponese che indica un particolare formato di pubblicazione cartacea (13x18 cm), di solito di circa duecento pagine nel quale ritroviamo comunemente in vendita i singoli volumi di una serie.

Solitamente i manga vengono inizialmente pubblicati a puntate su riviste specializzate,  se la serie ha successo, vengono in seguito ripubblicate in formato tankōbon, caratterizzato da una migliore qualità editoriale. Ogni tankōbon contiene un numero variabile di capitoli usciti uno alla volta su rivista. Esistono varie tipologie di tankōbon.

-Aizōban :  sono delle edizioni speciali riservate solamente a manga molto popolari, solitamente più costose e ricche di contenuti extra, con copertine ridisegnate, qualità cartacea migliore, sovraccopertine. In Giappone tale formato, considerato il basso numero di copie distribuite, è visto dagli appassionati come materiale molto raro da collezione e segue spesso la fine della normale pubblicazione dei tankōbon.
-Kanzenban: rispecchia gli stessi canoni degli aizōban ma, al contrario di questi ultimi che privilegiano il valore "materiale" o la bellezza estetica dei volumi, i kanzenban enfatizzano più il contenuto, aggiungendo spesso pagine e racconti extra alla serie.
In Italia le varie edizioni kanzeban comprate dalla Star Comics sono state rinominate "Perfect Edition".

-Bunkoban: sono delle edizioni che riprendono il formato tipicamente giapponese dei romanzi. Sono infatti più piccoli (16 centimetri di altezza), hanno più pagine dei normali tankōbon e vengono stampati su carta di alta qualità e con una copertina nuova, disegnata appositamente per l'occasione. Il termine viene spesso abbreviato inbunko, e generalmente il numero di bunkoban corrisponde alla metà del numero di volumi pubblicati in formato tankōbon.
-Wideban: sono dei formati più grandi dei tankōbon e ne raccolgono diversi in un singolo volume. 

Invece con il termine yonkoma, o in breve 4-koma,si indica un particolare formato ma solo per quanto riguarda l'impaginazione della singola pagina composto da 4 vignette e generalmente utilizzato per racconti umoristici.

E per concludere facciamo pure chiarezza su altri due "formati":
-webtoon: con questo termine si indicano genericamente delle strisce, in quanto il formato è proprio quello, create e distribuite gratuitamente online spesso ad opera di appassionati del genere che lo fanno ad un livello amatoriale. Le principali differenze con il manga cartaceo che tutti conosciamo stanno nella disponibilità digitale appunto, nei colori che donano davvero un carattere unico a queste opere e le rendono assolutamente favolose, e nel formato che vede un unico capitolo dipanarsi lungo una sola striscia. In genere i capitoli non sono molto lunghi ma spesso la brevità di ciascuna striscia viene poi compensata in serie di 80-100 capitoli ed oltre- ma questa non è la regola-. In questo campo possiamo affermare con una certa sicurezza che la fanno da padroni gli autori coreani, in quanto la maggior parte dei webtoons più quotati al momento sono in coreano; la produzione di questo genere di opere da parte di utenti coreani è così vasto ed ampio che addirittura con questo termine, oggi, si è passati direttamente ad indicare dei webcomic appunto di origine coreana.

-light novel: si tratta in pratica un romanzo illustrato di nazionalità giapponese con le caratteristiche estetiche e lo stile di un manga. La stesura del testo è del tutto simile a quella di un romanzo, tuttavia sono presenti numerose illustrazioni create dagli scrittori stessi o, più spesso, da un character designer rendendo l'opera somigliante ad un manga. Nonostante siano stilisticamente simili ad un manga, le light novel sono da considerarsi opere in prosa, quindi veri e propri libri illustrati ed ultimamente molte di esse hanno ispirato diversi manga o anime, tanto che vengono considerate sottogeneri del manga. Lo stile delle light novel tende ad essere molto differente da quello dei romanzi per un pubblico più maturo. Il mercato delle light novel al di fuori del Giappone non è molto sviluppato, soprattutto a causa della poca richiesta e dalla quantità di materiale da tradurre, nettamente superiore a quello di un manga, dato che sarebbe come la traduzione di un libro vero e proprio.

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